L'ispirazione...

UNO SPAZIO CHE CI PERMETTA DI RIMANERE CENTRATI, UN GIARDINO CHE POSSIAMO PROGETTARE COME CI PARE, CIASCUNO IL SUO. Qualcuno metterà solo piante grasse, che richiedono poca cura, altri orchidee che invece richiedono un’annaffiatura giornaliera, qualcun altro piante aromatiche per perdersi nei profumi o fiori di campo, per esaltarsi con i colori. Uno spazio non sempre identico a se stesso, che cambia a seconda delle stagioni, che ci obbliga a progettare, a futurizzare cosa vorremmo “poi”, a curare noi stessi, a non prendere la vita così come viene.
(U. Telfener
http://blog.iodonna.it/umberta-telfener/2013/10/07/coltivare-il-proprio-giardino)

giovedì 31 marzo 2016

Notte prima degli esami

“Notte prima degli esami” è un film che non mi stancherò mai di rivedere. Il pixel di ogni singolo fotogramma sprigiona un’emozione diversa della mia estate 2001.

io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla, come i pini di Roma la vita non gli spezza, questa notte è ancora nostra”. Due sentimenti si scontrano dentro di me in questa strofa. La sensazione di onnipotenza mentre ricordo all'uscita dalla prova orale di aver tolto l’orologio, come a slegarmi dai vincoli quotidiani della scuola; perché poi l’Università sarà tutta diversa, ogni giorno un orario diverso e gli esami decidi tu quando farli (o almeno la pensi così). Dall'altra parte, la frangibilità, perché accade di vedere che invece ci possiamo spaccare a qualsiasi età, anche “nei migliori anni della nostra vita”. Quella è stata davvero l’estate dell’Addio… il problema è che non sai mai a quale parte di te tu stia dicendo “a mai più arrivederci”.

Si matura con l’esperienza, incontrando momenti ed emozioni che cambiano la tua prospettiva; fosse un foglio di carta a renderti maturo, sarebbe tutto semplice: diplomato, maturato. A farti maturare sono le persone che ti circondano, le loro vite, la loro presenza o assenza, la tua interazione con loro.

La Treccani riporta come un significato di maturare “materiali che acquistano talune qualità restando per un certo tempo in determinate condizioni ambientali”. L’uomo è fatto di materia, quindi ciò che ci circonda ci fa maturare, perché ci contamina.

È possibile non farci contaminare? Credo di no, si può fuggire, allontanarsi, ma già questa è una scelta per evitare qualcosa/qualcuno e se scappiamo, significa che comunque quella stessa situazione ci ha già toccati e quindi per quanto lontano andiamo, porteremo sempre un suo segno dentro di noi.

Così possiamo archiviare i ricordi, metterli in un cassetto, riuscire a sopravvivere a chi non c’è più ma un giorno arriverà la strofa di una canzone, la frase di un libro, una foglia di alloro dentro un vecchio portafogli a farci rincontrare l'estate della nostra Maturità.

Nessun commento:

Posta un commento